Philippe Génin: una tastiera suona in cima alle montagne
E' bello suonare uno strumento, ma forse è ancora più bello farlo in luoghi non convenzionali, davanti a paesaggi che rubano l'occhio, nei quali ci si sente sovrastati dalla natura. Recentemente lo ha fatto Ludovico Einaudi, con un pianoforte nero su una piattaforma galleggiante tra i ghiacciai del mare Artico.
Ma il vero veterano di queste ambientazioni surreali è il francese Philippe Génin, alpinista con la passione per la musica che, da 8 anni a questa parte, scala le montagne con una tastiera sulle spalle e, arrivato in cima, la suona.
Si improvvisa così un concerto ad alta quota, con l'esecuzione per lo più di cover (John Lennon, Stevie Wonder e Supertramp, tra i tanti), ma anche di qualche pezzo inedito. La voce e la melodia si espandono di fronte a scenari tanto maestosi quanto proibitivi. Pochi gli spettatori: al di là della fauna, lo spettacolo dall'ingresso libero viene colto solo da qualche collega scalatore, frastornato da un lecito stupore.
L'impresa è già riuscita su una decina di vette, tra cui il Cervino, il Monte Bianco, il Gran Paradiso. Ma in realtà non c'è garanzia di successo: a causa dell'umidità e delle basse temperature, la tastiera alle volte non fa il suo dovere. Un bella delusione per chi se ne è sobbarcato il peso su lunghe e ripide salite.
Ma Philippe Gènin non sembra per nulla infastidito dall'incertezza del risultato e, anzi, rilancia, prefissandosi un obiettivo ancora più ambizioso: sfidare il monte Everest per cercare di suonare a 8.848 metri sul livello del mare.
Temistocle Marasco
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