Anche Peter Gabriel al fianco di Toomaj Salehi, rapper iraniano condannato a morte

Toomaj Salehi è un ragazzo iraniano di 33 anni. Il suo lavoro di operaio nel settore della lavorazione dei metalli si affianca alla sua passione per il rap, attraverso il quale fa sentire la sua voce, soprattutto su temi particolarmente controversi che riguardano il suo Paese. Il regime lo ha condannato a 6 anni di prigione per aver partecipato ai movimenti di protesta nel 2022. Ma vi è di più: il suo avvocato ha rivelato che sulla sua testa pende una condanna a morte. I motivi sarebbero i testi blasfemi delle sue canzoni e il sostegno al movimento "Donna Vita Libertà", che lotta per cambiare la figura della donna in uno Stato che non esita ad uccidere per una ciocca di capelli di troppo o per un velo indossato con leggerezza.

Sono già tanti gli artisti, le associazioni umanitarie, i governi stranieri e le persone comuni che si sono mobilitate per sostenere Toomaj Salehi, sottolineando la sproporzione della pena e, più in generale, il clima fortemente repressivo in cui da decenni ormai è costretto a vivere il popolo iraniano.

Peter Gabriel ha pubblicato il seguente post sui suoi profili social: "Volevo tantissimo partecipare a questa campagna per salvare Toomaj Salehi, la cui vita è a rischio. Nei nostri paesi fare musica consente di avere fama e fortuna, ma per Toomaj ha significato la pena di morte. E' una barbarie e deve finire".

Prima dell'ex Genesis avevano espresso solidarietà a Toomaj tantissimi colleghi come Nile Rodgers, Duran Duran, Nick Cave, Peter Frampton, Simon Pegg, Tom Morello, Chrissie Hynde/The Pretenders, Pet Shop Boys, Dave Stewart, Richie Sambora, Golshifteh Farahani, Michael Shannon, Rufus Wainwright, Jack Antonoff/Bleachers, Andy Taylor, Jimmy Somerville, Merck Mercuriadis, Nazanin Boniadi, Bob Ezrin, Sepp Osley, Dev Patel, Riz Ahmad e molti altri.

Il rapper iraniano Toomaj Salehi è stato condannato a morte per "corruzione sulla terra" da un tribunale rivoluzionario. I suoi brani parlano di libertà e chiedono la fine della repressione.

Temistocle Marasco

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