Strofa1
Cammino/ tra giornate grigie tra i palazzi per lo smog/ son grigi i muri grigi i volti grigio il cielo e so/
che il sole è proprio sopra il centro/ ma non si vede più da dentro/ la nostra cappa d'inquinamento/
attendo il bus dentro un'afa in cui non si respira/ fuori il deserto in giro non c'è un'anima viva/
faccio due passi visto intanto che il bus non arriva/ solita noia da tipica giornata estiva/
e in sto scenario manca musica/ metto le cuffie al massimo/ volume e in questo attimo/ non mi si giudica/
o non vi sento/ sento il vento adesso arriva/ do un'occhiata a una vetrina/ mi vien voglia di cambiare clima/
fuori di qua/ dalla città che porta maschere/ vuole il fondo delle tasche/ è retta solo dalle chiacchere/
io prendo il treno vado a casa e non ci penso/ chiudo gli occhi e sono solo dentro uno scenario immenso.
Strofa2
Ravenna la city adesso è spenta città senza sorrisi ma con crisi d’astinenza sono panorami grigi tra le liti e la violenza ma se non reagisci in fretta lei aspetta che tu ti perda giro per le strade con l’istinto di chi evade convinto che se anche non hai vinto qualcosa rimane
Nel catrame non si scava e a respirare manca aria vuoi restare impara ogni scelta alla svelta è una scelta arbitraria tu para colpi poi spara che siamo molti qui in gara non mi ascolti e non ti accorgi siam comparse nella trama siamo avvolti dai risvolti di una foto istantanea con i voti sconvolti dai ricordi e l’emicrania qualche para momentanea ed un saga visionaria io non riesco più a restarci è lei che chiama troppi drammi dammi aria parla scelgo di ascoltarla mi ha scelto ed ha scelto il mio verso per rappresentarla io tramando e ti mando rime di contrabbando non ci sono rimedi non vedi non ci stanno ascoltando chi sei dove vivi per lei cosa scrivi io avrei dei motivi io avrei dei motivi chi sei dove vivi per lei cosa scrivi io avrei dei motivi io avrei dei motivi
Che c’è di strano se non vedi cerchiamo rimedi che fai rimani richiami richiedi che credi che c’è di meglio quindi chiedi come mai come fai resterai ma non ti reggi in piedi
Strofa3
Sono strade che dividono le vie/ me le/ respiro a pieno petto perché sono pure un po’ mie/
e se cammino con le cuffie nelle orecchie in certi posti/ rivedo scene troppo vecchie/
sulle scale del duomo i miei primi amori/ le canne in quei vicoli cercando di restarne fuori/
ma questi muri hanno/ orecchie ed occhi e danno ricordi per ogni figlio che ha rotto i ponti/
ed è strano che non si pensi/ a restare vivi di certi brividi ai cinque sensi e se sapessi/
ripetere da capo ogni gesto lo farei più presto e sarei più onesto/ la mia città è custode/
di mode chiode nuove droghe strade nuove/di gente che va altrove/
e se il futuro mi vedrà fuori di qua/ resterà lo so il mio cuore nella mia città.
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