(parole e musica: R.M.Giordi)
C’è una storia dentro un vecchio libro di avventure
trovato in riva al mare un secolo fa,
dove si racconta di com’era il mondo
prima della fine dell’umanità…
C’erano tutte le stagioni a colorare il cielo
il pane era buono, il vino più sincero.
La gente si inchinava davanti alla bellezza,
un girotondo in festa e la luna spunterà.
Soffiava sui papaveri il vento caldo dell’estate
e sui vigneti rossi ad Arbajà l’autunno era arrivato già…
E sul mare echeggiavano i canti di sirene
a gonfiare le vele dei vecchi marinai.
Eroi illuminati di forte e grande ingegno
reggevano il governo di splendide città.
Ed il gran gelo dell’inverno ricopriva tutti i loro sogni,
e il primo fiore giallo ad Arbajà ed era primavera…
E chissà com’è accaduto, perché tutto è finito,
l’umanità è sparita, non è tornata più.
A noi rimane il mito di questa grande storia,
bellezza e memoria, la nuova Atlantide.
Roberto Michelangelo Giordi è un cantautore e scrittore partenopeo. Vive tra Parigi e Roma. Ha pubblicato quattro album: Con il mio nome (2011), Il soffio (2015), Les amants de Magritte (2017), Il sogno di Partenope (2019), gli ultimi due usciti anche in Francia. È diplomato al CET di Mogol, si è occupato della tradizione letteraria napoletana e del rapporto tra musica e testo nella canzone antica e in quella d’autore. Nel 2019 è stato tra i finalisti al Premio Tenco. Molti ricordano proprio l'affermazione del 2019 con Il sogno di Partenope, grazie al quale Giordi fu finalista al Tenco (categoria miglior interprete). Queste le differenze tra i due album: «Con Il sogno di Partenope ho voluto raccontare Napoli con un linguaggio più contemporaneo attraverso la contaminazione con le musiche del mondo. Con Aliene Sembianze, invece, mi sono messo completamente a nudo, filtrando il mio vissuto attraverso le storie di vita dei personaggi delle mie canzoni e dei miei racconti. Le loro inquietudini esistenziali sono un po’ anche le mie».
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